Budoia (PN), Concorso “Abitare sostenibile”
Architettura sostenibile: Bando di concorso curato dal Comune di Budoia (PN) per un quartiere in social housing a standard Passivhaus/Competition for the design of a social housing district in the municipality of Budoia (PN) with passivhaus standard
Risultato/result:
classificato top 10/ranked top 10
Opere svolte/Work carried out:
progetto preliminare/preliminary architectural project
Anno/Year:
2016
Link alla pagina ufficiale
Architettura sostenibile/sustainable architecture:
Descrizione
Il bando prevedeva la realizzazione di alloggi in social housing e spazi di coworking ad emissioni zero e standard passivhaus
Description
The competition expected the design of a social housing district with passivhaus standards and coworking areas for the inhabitants
Focus del progetto
L’architettura sostenibile, la bio-edilizia e le energie rinnovabili, sono sempre al centro di un progetto di qualità e mai l’impiantistica deve sopperire alle mancanze progettuali dell’architetto.
Abstract del progetto
Il progetto, per 92 abitanti, si articola nell’ aggregazione di n° 3 piazze protette e recintate ad uso esclusivo dei residenti, che dispongono dell’ uso condiviso delle aree verdi attrezzate e degli edifici per il coworking, in diretta comunicazione con le più estese aree pubbliche che lo attraversano e amalgamano, integrandone la dotazione elevata di servizi.
La proposta si sintetizza in un quartiere ad emissioni “quasi” zero, ovvero in grado di essere autosufficiente per gran parte dell’ anno, e facente ricorso alla rete elettrica tradizionale solamente per i periodi gravosi più dell’ anno dal punto di vista energetico.
Ciò è possibile esclusivamente attraverso la commistione tra tecnologia (impianti) e sapienza costruttiva (bioclimatica), nella misura in cui la prima sopperisce ai fisiologici limiti della seconda nel raggiungere prestazioni e livelli di comfort elevatissimi.
Particolare attenzione è stata posta nello studio dell’ esposizione solare, fondamentale per beneficiare degli apporti gratuiti in inverno e per consentire una corretta e naturale illuminazione naturale negli ambienti.
Per massimizzare tali benefici si è ricorso a serre solari, schermate all’occorrenza da pannelli mobili in estate, a locali “cuscinetto”, in grado di mitigare la diretta esposizione degli ambienti esposti a Nord.
Fondamentale è la geometria del fabbricato, che piegandosi lungo la sua percorrenza, ricerca l’irraggiamento diretto almeno nelle ore di maggiore soleggiamento.
La parte impiantistica viene affidata a sistemi tecnologicamente avanzati (ovvero efficienti) di trasmissione del calore, quali la ventilazione meccanica controllata, le pompe di calore, gli scambiatori di recupero dell’ aria esausta, le sonde geotermiche e a sistemi di generazione elettrica e termica attraverso pannelli fotovoltaici e solari termodinamici.
Le caratteristiche prestazionali dell’ involucro infine, ed i processi di assemblaggio affidabili, legati all’industria del legno, consentono di ottenere in maniera certificata le richieste prestazionali di un edificio Passivhaus.
Viene posta particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale e l’ utilizzo di materiali con buone caratteristiche dal punto di vista dell’ intero ciclo di vita (LCA).