Bonus infissi 75%: eliminazione barriere architettoniche
Oggi voglio approfondire quello che viene impropriamente chiamato bonus infissi 75%.
A tal proposito, riporto testualmente dalla guida aggiornata dell’Agenzia delle Entrate, cosa è previsto con il nuovo Bonus 75%:
Per i contribuenti che effettuano interventi per eliminare le barriere architettoniche, la normativa tributaria prevede diverse tipologie di agevolazioni:
- la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 (36% dopo questa data) per ristrutturazione edilizia dell’immobile, disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir (comma 1, lettera e);
- la detrazione del 75%, introdotta dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021) ed estesa fino al 31 dicembre 2025 dalla legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022);
Consiste in una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo.
Per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e
dell’eliminazione delle barriere architettoniche).In alternativa alla detrazione, i contribuenti possono optare:
- per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante;
- per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).
Soffermiamoci un attimo sulla possibilità di accedere al Bonus 75%, anche con sconto in fattura diretto del fornitore, per l’acquisto di nuovi infissi.
C’è da dire che non tutti gli infissi rientrano nel bonus, proprio perché è previsto in primis l’abbattimento delle barriere architettoniche, e non il miglioramento delle prestazioni energetiche.
A tale scopo infatti esiste il cosiddetto Bonus Infissi 50%, spendibile in 10 anni sotto forma di detrazione irpef (non sono ammessi la cessione del credito e lo sconto in fattura).
L’unico superstite per quanto riguarda lo sconto in fattura sembra quindi essere proprio questo nuovo bonus, ma vediamo che caratteristiche devo soddisfare l’infisso per rientrarvi:
I dettami da seguire sono quelli del D.M. 236/89, art. 8, e cioè:
4.1.3. Infissi esterni.
- Le porte, le finestre e le porte-finestre devono essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali.
- I meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e percepibili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione.
- Ove possibile si deve dare preferenza a finestre e parapetti che consentono la visuale anche alla persona seduta. Si devono comunque garantire i requisiti di sicurezza e protezione dalle cadute verso l’esterno.
8.1.3. Infissi esterni.
- L’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130; consigliata 115 cm.
- Per consentire alla persona seduta la visuale anche all’esterno, devono essere preferite soluzioni per le quali la parte opaca del parapetto, se presente, non superi i 60 cm di altezza dal calpestio, con l’avvertenza, però, per ragioni di sicurezza, che l’intero parapetto sia complessivamente alto almeno 100 cm e inattraversabile da una sfera di 10 cm di diametro.
- Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni.
- Le ante mobili degli infissi esterni devono poter essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
Conclusioni
Per concludere, sembra resuscitata con questo aggiornamento legislativo, la possibilità di acquistare ed installare gli infissi pagando solo una quota di quanto realmente si andrebbe a spendere.
Resta in capo al titolare e al tecnico la necessità di controllare che effettivamente gli infissi rispettino i requisiti sopra riportati, al fine di non incorrere in giuste multe e restituzione dei bonus.
Attenzione infine, come di consueto, ai fornitori furbetti, che alzano preventivamente i prezzi dei materiali, non limitandosi a rincarare sul cliente le spese di gestione pratica e cessione del credito agli istituti bancari.