Case in legno, le tipologie costruttive
Le case in legno, si sa, garantiscono stupefacenti prestazioni statiche in caso di sisma (data la leggerezza delle sue componenti strutturali) e altrettanto lodevoli prestazioni energetiche se ben studiate e discreta libertà compositiva per il progettista.
Lo stesso dovrebbe in ogni caso evitare di creare l’effetto stereotipato dello chalet di montagna (a meno che questo non sia voluto ovviamente).
E’ opportuno però fare dei distinguo per non incorrere nelle generalizzazioni e capire quali sono le tipologie costruttive rientranti nelle cosiddette case in legno.
Esistono infatti fondamentalmente 4 tipologie costruttive, tutte molto valide e collaudate, eppure differenti tra loro:
- x-lam (si pronuncia cross-lam);
- platform frame;
- log house;
- sistema a travi e pilastri.
X-lam
Tipologia costruttiva che ha riscosso gran successo negli ultimi anni e resasi disponibile grazie all’ avanzare dell’ industria del legno e all’ introduzione del taglio a controllo numerico.
Simile al legno lamellare, i pannelli x-lam consistono in tavole (in genere conifere) stagionate e incollate tra di loro in una tessitura incrociata, che ne fortifica la resistenza e ne permette l’utilizzo strutturale del tutto simile alla tradizionale muratura.
Il numero di strati determina lo spessore dell’anima portante della parete, coibentata esternamente (a cappotto) per ottenere caratteristiche termiche notevolmente superiori alla tradizionale muratura in mattoni isolata a parità di spessore.
A partire dalla fondazione a platea, o a trave rovescia, si edifica la struttura portante.
Questa sarà inchiodata o “piastrata”, a garantire la giusta rigidezza contro il ribaltamento dei pannelli ed il sollevamento (attraverso tirafondi passanti attraverso i solai intermedi ed il cordolo di fondazione).
Le aperture vengono realizzate in cantiere o in fabbrica, posizionando direttamente il pannello sagomato con l’ apertura che alloggerà porte e finestre.
Il tetto infine è di tipo tradizionale in legno lamellare mentre i solai, anch’essi in x-lam, sostengono i pannelli sovrastanti.
Platform frame
Tipologia costruttiva altrettanto diffusa, soprattutto negli Stati Uniti, si caratterizza per la tipica struttura a telaio.
A partire da una fondazione in cemento armato (platea o trave rovescia), necessaria a sollevare le parti in legno dall’ umidità di risalita dal terreno, anche con l’aggiunta di un cordolo in legno con sottostante guaina bituminosa, si procede al cadenzato montaggio di montanti verticali e correnti orizzontali.
Essi saranno fissati con viti, hold-down e tirafondi in acciaio.
A garantire la necessaria rigidezza del sistema, soprattutto per opporsi alle spinte del vento, sono preposti i pannelli in compensato o OSB, inchiodati o avvitati all’ intelaiatura principale.
Rispetto all’x-lam, il telaio è più leggero nel complesso, mentre per quanto riguarda le prestazioni energetiche, adottando un cappotto esterno in fibra di legno ed uno riempitivo posto tra i montanti, ci si attesta sugli stessi, eccellenti valori.
Log house
Il sistema prevede la sovrapposizione di tronchi in legno massiccio o lamellare stondati o squadrati, sagomati a creare un incastro solidale, e giuntati con il caratteristico sistema angolare ad incastro, che ne rende immediatamente riconoscibile la tipologia costruttiva.
Generalmente tale sistema costringe il progetto a piante regolari e semplici, edifici monopiano e facciate con legno a vista.
Si pone quindi l’isolamento nella parte interna ed esponendo alle intemperie il legno.
Gli spessori delle pareti così costruite sono piuttosto consistenti per via della direzione della fibratura del legno (posta orizzontalmente e quindi ortogonale ai carichi verticali).
Un altro aspetto da considerare attentamente in fase di progettazione è l’inserimento di dispositivi regolabili che consentano di compensare, in prossimità delle aperture e degli eventuali pilastri, il ritiro del legno che per tali spessori raramente viene montato già stagionato.
Sistema a travi e pilastri
E’ un sistema costruttivo molto antico, tuttora dominante in Giappone per realizzare edifici in legno e altrettanto conosciuto e diffuso soprattutto in nord Europa.
Questa tipologia costruttiva, molto più simile al generico telaio in cemento armato, o in acciaio, vista l’impossibilità di realizzare giunti rigidi che ne garantiscano la stabilità in reazione alle spinte laterali (sisma, vento), prevede l’inserimento di controventature.
Queste saranno solitamente in legno o acciaio (a vista o incassate nelle pareti), ma in alternativa è consentito l’inserimento di setti in pannelli di x-lam, compensato o OSB.
I collegamenti tra elementi orizzontali e verticali è realizzato mediante elementi meccanici quali viti, bulloni e spinotti, piastre metalliche in acciaio o alluminio, a vista o innestate all’ interno della testa degli elementi.
Proprio per non indebolire la struttura in caso di incendio, i giunti possono essere inseriti in fresature appositamente realizzate, o protetti con pannelli di compensato o tappi in legno, che non lascino a vista la soluzione d’ incastro.
Warning: l’attacco a terra
Altra questione cruciale (che vale per tutte le tipologie costruttive che utilizzino il legno): il distanziamento dell’attacco a terra.
Sarà da realizzarsi preferibilmente con porta-pilastri in acciaio che evitino il cosiddetto “effetto bicchiere” e quindi il ristagno di acqua e umidità che danneggerebbe irrimediabilmente la costruzione.
Le tamponature, si possono realizzare in elementi in cartongesso o in pacchetti coibentati in legno, non aventi però funzione strutturale, essendo questa demandata per l’ appunto ai pilastri e alle travi.
Conclusioni
Sperando di aver fatto chiarezza e invitando chi voglia approfondire le tematiche qui riportate a consultare i numerosi manuali presenti in commercio.
Mi riprometto di dedicarmi alla parte tecnica legata a queste tipologie costruttive approfondendola nei prossimi articoli, avendo qui trattato aspetti più concreti che spesso interessano maggiormente chi si voglia avvicinare ad un modo di fare case che, per noi italiani, è tradizionalmente sconosciuto e minato da pregiudizi, tutti da sfatare.
A proposito, per altri approfondimenti riguardanti l’edilizia del legno, leggete anche l’articolo successivo riguardante proprio i falsi miti da sfatare QUI