Superbonus 110
SUPERBONUS 110%: un sicuro investimento
Aggiornamento Luglio 2022
Si ricorda che attualmente per poter accedere al Superbonus e quindi alle agevolazioni fiscali, è necessario aver completato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 Settembre 2022.
Tassativa infine la completa esecuzione delle opere dichiarate nella CILA-S alla data del 31 Dicembre 2022.
Si ricorda che per attestare l’avanzamento dei lavori (SAL) è necessario aver dichiarato e protocollato l’istanza sul portale dell’Enea, dedicato appunto alle asseverazioni dei tecnici i quali, allegano regolari fatture di avvenuto pagamento, computo metrico generale dei lavori da eseguire e l’asseverazione tecnica compilata sul portale stesso.
Superbonus 110, perché è un’occasione da non perdere
Dei dettagli del Superbonus 110 abbiamo già parlato in questo articolo, e maggiori informazioni trovate anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Oggi invece proverò a spiegare in parole povere perché il Super Ecobonus 110% (anche detto Superbonus 110), non deve sfuggire a chi sia in possesso di un immobile di proprietà ed abbia i requisiti per accedervi.
Cercherò di farne il minor uso possibile dei tecnicismi normativi, proponendo un ragionamento semplificato e alla portata di tutti.
Partiamo quindi da uno scenario tipo, forse il più comune ed il più semplice da mettere in pratica:
La villetta unifamilare
Bene, poniamo il caso che siate in possesso di un’abitazione unifamiliare di circa 150mq commerciali, dal valore stimato iniziale di circa 180.000 euro ( ovvero 1.200 euro/mq, in zona periferica nella provincia di Roma, per immobili civili economici e stato di conservazione generale medio/basso).
Ipotizziamo che l’abitazione sia perfettamente in regola urbanisticamente e che voi sentiate la necessità di rinnovare gli impianti e di coibentare l’involucro.
Gli interventi tipo:
Generalmente, gli interventi che “quasi in automatico”, consentono il famigerato salto delle due classi energetiche sono i seguenti:
- IC: Sostituzione impianto di climatizzazione (generalmente con pompa di calore o caldaia a condensazione e pannelli radianti);
- IT: Realizzazione isolamento termico alle pareti verticali (sistema a cappotto esterno);
- FV: Installazione di pannelli fotovoltaici per circa 10kWp di potenza
- AC: Installazione di impianto di accumulo dell’energia prodotta, per circa 10kW;
- ST: Installazione di impianto solare termico per l’acqua calda sanitaria.
Tralasciamo quindi la possibilità di accedere agli ulteriori incentivi (sostituzione infissi, colonnina di ricarica, sismabonus, etc.) ed analizziamo sommariamente il costo virtuale messo sul piatto sotto forma di sconto in fattura o cessione del credito.
Esso sarà da intendersi comprensivo di spese tecniche ed IVA, per cui avremo i seguenti massimali di spesa/detrazione:
- IC: 30.000 euro;
- IT: 50.000 euro;
- FV: 2.400 euro x kWp = 24.000 euro;
- AC: 1.000 euro x kW = 10.000 euro;
- ST: 50.000 euro
Il totale è di 164.000 euro, sui quali potremo sicuramente contare per ristrutturare la nostra abitazione unifamiliare.
A questo punto, preventivi alla mano, potremmo ipotizzare di utilizzare tutti i massimali concessi (comprendendo al loro interno le spese tecniche e l’iva), ad eccezione dell’impianto solare termico, il quale ci costerà mediamente circa 7.000 euro per soddisfare il fabbisogno.
Le somme effettive in gioco si riducono a circa 121.000 euro
I benefici ottenuti a seguito dei lavori:
A fronte di opere di un certo valore dunque, ammesso anche di aver speso una piccola percentuale dovuta ad imprevisti o lacune normative (aumento dei prezzi di mercato, arretratezza dei prezzari regionali, etc.), quantificabile nel 10% del totale, avremo:
121.000 euro (Valore dei lavori);
12.100 euro (Spesa in accollo);
108.900 euro (Plusvalore residuo degli interventi).
Conclusioni
A conclusione di questo piccolo e semplificato scenario di intervento, grazie al Superbonus, avremo ottenuto i seguenti benefici:
- Miglioramento considerevole delle prestazioni energetiche dell’immobile, tendenti anche all’utopia dell’autonomia energetica, grazie allo sfruttamento dell’energia elettrica prodotta in loco e all’accumulo nelle batterie;
- Diminuzione dei consumi e delle emissioni nell’ambiente, grazie ai benefici dell’isolamento a cappotto;
- Aumento del valore di mercato dell’immobile.
Superbonus 110, un investimento sicuro.
Perché a mio parere e a parere di tutti gli addetti ai lavori, la legge sembra proporci l’occasione di un sicuro investimento (per molti altrimenti irrealizzabile)?
Per rispondere all’ovvio quesito è sufficiente ipotizzare di dover rivendere l’immobile così riqualificato, qualche anno dopo, ad un prezzo al metro quadrato congruo con le sue caratteristiche impiantistiche ed energetiche post-intervento.
Ipotizziamo che il nostro immobile passi dalla classe energetica G (l’ultima) alla classe A2
Potremo richiedere un prezzo di almeno il 30% in più della precedente stima, e cioè:
1.200 euro/mq x 130% = 1.560 euro/mq
Il valore finale dell’immobile diventerebbe quindi:
150 mq x 1.560 euro/mq = 234.000 euro, a fronte dei 180.000 euro iniziali, per un aumento di valore di 54.000 euro in fase di compravendita.
Deducendo l’investimento iniziale in accollo di 12.000 euro (che ricordo non è detto ci sia, ma può ritenersi comunque abbordabile), il plusvalore finale sarebbe di 42.000 euro.
Abbiamo volutamente tralasciato poi la grandissima riduzione del costo delle bollette di luce a gas, che negli anni rappresentano un risparmio di ragguardevole consistenza.
Dunque, a fronte di questa chiacchierata, potrei definire il Super Ecobonus 110% un ottimo investimento da non lasciarsi sfuggire, oltre che l’opportunità di possedere finalmente un’abitazione più efficiente e confortevole, a costo “quasi” zero.